Rassegna Giurisprudenziale

Cass. Civ., sez. Vi, ordinanza n. 21364 del 9.10.2014

Cass. Civ., sez. Vi, ordinanza n. 21364 del 9.10.2014: fallimento: la partecipazione del creditore opposto. In caso di dichiarazione di fallimento intervenuta nelle more del giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo proposto dal debitore ingiunto poi fallito, il creditore opposto deve partecipare al concorso con gli altri creditori previa domanda di ammissione al passivo ai sensi dell’art. 52 l.f., non essendo il decreto ingiuntivo equiparabile alle sentenze non ancora passate in giudicato e non trovando, quindi, applicazione l’eccezione al principio dell’accertamento concorsuale dettata...

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Cass. Civ, sez. Lavoro, sentenza n. 22154 del 20.10.2014

Cass. Civ, sez. Lavoro, sentenza n. 22154 del 20.10.2014: infortunio in itinere soltanto se l’auto era necessaria. Nessun risarcimento per l’infortunio in itinere se l’uso della propria autovettura non era “necessario”. Il modo normale e più sicuro per spostarsi, infatti, è l’uso dei mezzi pubblici e laddove possibile anche l’utilizzo delle proprie gambe. Lo ha stabilito la Corte rigettando il ricorso contro l’Inail di un metalmeccanico infortunatosi in macchina nel tragitto casa lavoro nonostante abitasse a meno di un chilometro dallo...

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Agenzia delle Entrate, risoluzione n. 97 del 10.11.2014

Agenzia delle Entrate, risoluzione n. 97 del 10.11.2014: Giudice di Pace: esenti da bollo le cause di modesto valore. Nessun pagamento dell’imposta di registro e di bollo sulle sentenze relative alle cause di valore più modesto. Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate che, alla luce del recente orientamento della Corte di Cassazione, ha esteso l’esenzione anche alle sentenze di appello dei provvedimenti del Giudice di Pace. Per le cause e le attività conciliative in sede non contenziosa di valore non superiore ai 1.033.00 euro, il pagamento dell’imposta di bollo e di registro non è dovuto,...

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Cass. Civ., sez. Lavoro, sentenza n. 21299 del 9.10.2014

Cass. Civ., sez. Lavoro, sentenza n. 21299 del 9.10.2014. I casi in cui il giudicato penale è vincolante nel giudizio civile sono tassativi. Lo ricorda la Corte di Cassazione nella sentenza in oggetto. In particolare, solo nel caso di sentenza penale irrevocabile di condanna o di assoluzione pronunciata in seguito a dibattimento o in ogni caso se nel procedimento penale le prove sono state assunte in dibattimento o se tale verifica dibattimentale sia stata evitata per espressa scelta dell’imputato (ad esempio, nel caso dei riti speciali). In ogni altro caso, il giudice civile è tenuto...

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Corte Costituzionale, sentenza n. 235 del 16.10.2014

Corte Costituzionale, sentenza n. 235 del 16.10.2014: lesioni da incidenti stradali: salvo il sistema delle tabelle. La Corte salva il criterio della liquidazione delle lesioni micro permanenti. Il giudice delle leggi ha dichiarato infondate tutte le questioni di legittimità sollevate con quattro ordinanze. Facendo così tirare un sospiro di sollievo alle compagnie di assicurazione che indicavano il danno alla persona come la principale causa del caro-Rc auto. Una materia è stata oggetto, negli ultimi anni, di ripetuti interventi normativi, alcuni stralciati o inattuati proprio per la...

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Cass. Civ., sez. II, sentenza n. 21954 del 16.10.2014

Cass. Civ., sez. II, sentenza n. 21954 del 16.10.2014: le tariffe della procedura camerale si applicano anche alle prestazioni penali inerenti. L’onorario dell’avvocato per le prestazioni giudiziali in materia civile previsto dalle norme si applica anche se il professionista ha proceduto in sede penale. Condizione essenziale è che tra le prestazioni rese sussista un vincolo d’inerenza. La Corte ha così dato ragione al professionista che, curando gli interessi della parte in un giudizio di separazione, si era visto costretto a intraprendere oltre a procedure di natura eminentemente civile...

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