Cass. Civ., sez. I, sentenza n. 23651 del 6.11.2014
Cass. Civ., sez. I, sentenza n. 23651 del 6.11.2014: soggetto a fallimento l’accomandante che compie atti di amministrazione. Il socio accomandante, il quale emetta assegni bancari tratti sul conto della società all’ordine di terzi, apponendovi la propria firma sotto il nome della società e per conto della stessa, in difetto della prova della sussistenza di una mera delega di cassa, assume solidale e illimitata responsabilità ai sensi dell’art. 2320 c.c. per tutte le obbligazioni sociali e, in caso di fallimento della società, è assoggettabile al fallimento in...
Read MoreCass. Civ., sez. I, sentenza n. 26062/2014
Cass. Civ., sez. I, sentenza n. 26062/2014: in caso di riconoscimento “tardivo” del figlio, il cognome del padre viene aggiunto a quello della madre. La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso di un padre che – avendo riconosciuto il figlio dopo 4 mesi dalla nascita – si opponeva a che gli fosse dato il suo cognome in aggiunta a quello della madre. A casi del genere si applica l’art. 262 c.c. che – così come modificato dal D.lgs. 154/2013 – stabilisce che «il figlio può assumere il cognome del padre aggiungendolo, anteponendolo o sostituendolo a quello della...
Read MoreCass. Civ., sentenza n. 25725 del 5.12.2014
Cass. Civ., sentenza n. 25725 del 5.12.2014. La Corte di Cassazione ha modificato il proprio orientamento in materia di precisazione delle conclusioni. Fino a questo momento, infatti, in sede di precisazione delle conclusioni rilevava unicamente la volontà espressa delle parti, di talchè ogni istanza o eccezione non espressamente riproposte in tale sede dovevano intendersi rinunciate. Abbandonando la più rigorosa applicazione del principio dispositivo, invece, la Suprema Corte ha più recentemente affermato che la mancata riproposizione, in sede di precisazione delle conclusioni, di una...
Read MoreCass. Civ., SS.UU., sentenza n. 25369/2014
Cass. Civ., SS.UU., sentenza n. 25369/2014: il Consiglio dell’Ordine non può sanzionare l’avvocato per fatti avvenuti prima dell’iscrizione anche se è ancora in corso il giudizio penale. Il Consiglio dell’Ordine degli avvocati non può irrogare la sanzione della sospensione dall’esercizio della professione al praticante per un fatto penalmente rilevante e pendente in appello (dunque, secondo il COA, ancora “attuale”) se i fatti si riferiscono ad epoca anteriore all’iscrizione all’albo. Le SS.UU. hanno spiegato che “l’esercizio del potere da parte dei COA nei confronti degli avvocati trova il...
Read MoreCass. Civ., sez. II, sentenza n. 26049 del 10.12.2014
Cass. Civ., sez. II, sentenza n. 26049 del 10.12.2014: è legittimo trasformare il solaio in terrazzo. Se non c’è affaccio, non c’è violazione delle distanze legali. Trasformare il solaio in un terrazzo senza parapetto è legittimo poiché l’opera non costituisce l’apertura di una nuova veduta e, pertanto, non comporta alcuna violazione delle distanze legali. Lo ha deciso la Corte accogliendo parzialmente il ricorso dei proprietari di un immobile, parte di un più ampio complesso edilizio (nella specie, una villetta dove era stata realizzata l’opera), contro la sentenza della Corte d’Appello di...
Read MoreTar Lazio, sentenza del 4.12.2014
Tar Lazio, sentenza del 4.12.2014: il Tar dà ragione al CNF e rigetta il ricorso dell’AIGA. Il regolamento del CNF riguardante i corsi per l’iscrizione all’albo speciale per il patrocinio davanti alle giurisdizioni superiori è stato emanato “in applicazione della legge e nel rispetto dei principi di ragionevolezza e della tutela della concorrenza, contemperando le esigenze di formazione professionale degli avvocati e le loro legittime aspirazioni”. Il Tar Lazio ha messo la parola fine alla “guerra” tra l’Aiga e il Cnf iniziata nell’ottobre scorso con il ricorso dei giovani avvocati contro il...
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