Rassegna Giurisprudenziale

Cass. Civ. sez. VI-2, ord. n. 2321 del 06.02.2015

Cass. Civ. sez. VI-2, ord. n. 2321 del 06.02.2015 – AVVOCATI: SI A COMPENSO ANCHE SENZA FORMALE PROCURA ALLE LITI – Secondo la sentenza n. 2321/2015, la mancanza della procura alle liti in capo all’avvocato non rileva ai fini del diritto al compenso, in quanto, per la differente funzione svolta dalla procura alle liti e dal mandato professionale, ciò che rileva è lo svolgimento di una determinata attività processuale da parte del professionista. Obbligato a corrispondere il compenso professionale al difensore è, quindi, il cliente, e cioè colui il quale, anche se la procura sia da altri...

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Cass Pen. Sez VI sent. n. 1 del 2.01.2015

Cass Pen. Sez VI sent. n. 1 del 2.01.2015 – C’E’ REATO DI TURBATA LIBERTA DEL PROCEDIMENTO ANCHE SE IL BANDO NON VIENE MODIFICATO. Il reato di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, previsto dall’articolo 353-bis del Cp , integra un reato di pericolo, che si consuma indipendentemente dalla realizzazione del fine di condizionare le modalità di scelta del contraente, onde, per il relativo perfezionamento non è necessario che il contenuto del bando venga effettivamente modificato in modo tale da condizionare la scelta del contraente, né, a maggior ragione, occorre che...

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Cass Pen. SS. UU. Sent. n. 6240 del 12.02.2015

Cass Pen. SS. UU. Sent. n. 6240 del 12.02.2015 – PENE ACCESSORIE ILLEGALI: SE SONO DETERMINABILI SI RIMEDIA IN ESECUZIONE. Se nel giudizio di cognizione viene applicata una pena accessoria illegale, il giudice dell’esecuzione può intervenire anche dopo il passaggio in giudicato. Ma a patto che la pena sia determinata o determinabile per legge. Nessun emendamento è invece possibile quando estraneità o contrarietà alla legge sono il frutto di un errore valutativo.

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Cass. Civ. sent. n. 2550 del 13.02.2015

Cass. Civ. sent. n. 2550 del 13.02.2015 – OBBLIGO DI FEDELTA’ ANCHE EXTRA LAVORO. La Cassazione ribadisce con sentenza 2550/15 che incidono sulla violazione dell’obbligo di fedeltà anche le condotte extralavorative che appaiono in contrasto, per la loro natura e le possibili conseguenze, con i doveri connessi all’inserimento e alla permanenza del lavoratore nella organizzazione aziendale. Sulla scorta di questo principio la Cassazione ha confermato le valutazioni espresse dalla Corte d’appello di Lecce con riferimento alla legittimità del licenziamento per giusta causa irrogato nei confronti...

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Cass. Civ. sez III sent. N. 2750 del 12.02.2015

Cass. Civ. sez III sent. N. 2750 del 12.02.2015 – EVIZIONE, RISARCIMENTO PIENO PER L’ACQUIRENTE E GLI AVENTI CAUSA. I costi del mutuo necessario al pagamento del prezzo del bene rientrano tra le spese che il creditore procedente deve risarcire al compratore che ha subito l’evizione. Ad essi si aggiungono quelli necessari al rimborso del terzo avente causa per le spese inutilmente affrontate per un contratto poi divenuto inefficace. Lo ha stabilito la Corte di cassazione, sentenza 2750/2015, chiarendo anche quando nel caso di opposizione di terzo all’esecuzione si applica la...

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Tar Reggio Calabria sent. n. 94 del 23.01.2015

Tar Reggio Calabria sent. n. 94 del 23.01.2015 – APPALTI, IL VINCITORE E’ DA RISARCIRE SE CAMBIA IL BANDO. Se prima di aggiudicare l’appalto la Pa cambia le norme con cui esso è stato bandito, l’impresa vincitrice ha diritto al risarcimento dei danni per responsabilità precontrattuale. Tali danni, in generale, equivalgono ai costi sostenuti confidando in buona fede nella sua stipula. A precisarlo è il Tar di Reggio Calabria nella sentenza 94/2015, depositata dalla prima sezione il 23 gennaio.

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