Cass. Pen., sentenza n. 52082 del 15.12.2014: il vocabolario non salva dal reato di ingiuria, neppure se il termine è entrato nel gergo comune. Aveva forse sperato di farla franca un uomo, finito sotto processo per aver dato dello “scemo” a un vigile urbano, sostenendo che il termine non sarebbe stato offensivo. Non importa, per la Corte, che il termine sia contemplato dal vocabolario con riferimento a colui “che ha o dimostra poca intelligenza, sciocco, insulso”. E nemmeno che sia entrato nel gergo corrente e comunemente usato. Per la Cassazione dare dello “scemo” a qualcuno integra, comunque, gli estremi del reato di ingiuria.