Cass. Pen., sentenza n. 460 dell’8.01.2015: innaffiare la vicina di casa non è reato. E’ una delle solite liti condominiali, sfociata nell’innaffiamento completo di una donna da parte del vicino di casa armato di pompa dell’acqua, al grido di “vedrai cosa ti succederà, ti rimando da dove sei venuta”, il caso portato all’attenzione della Suprema Corte. Ma il fatto per i giudici del Palazzaccio non costituisce reato. Già assolto in primo e in secondo grado dal reato di cui agli artt. 81 cpv, 594 e 612 c.p. per avere, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, leso il decoro della vicina di casa minacciando altresì di cagionarle un danno utilizzando la gomma per innaffiare per bagnarla e minacciandola verbalmente, l’uomo la fa franca così anche in Cassazione.