Cass. Civ., sez. III, sentenza n. 5849 del 24.03.2015: locazioni: valida la clausola contrattuale che prevede incrementi nel corso degli anni. Un accordo che geneticamente preveda un importo del canone di locazione destinato a crescere nel corso degli anni può essere valido, purchè non sia destinato a svolgere surrettiziamente una funzione di aggiornamento del valore del canone, svincolata dai criteri e dai limiti fissati dall’art. 32 della legge 392/1978 e trovi la sua giustificazione causale dall’assetto che le parti hanno dato ai rispettivi interessi nel contratto, mentre è nulla per violazione dell’articolo 79 della legge 392/1978 la pretesa di ulteriori somme rispetto a quelle originariamente pattuite, in quanto volta ad attribuire al locatore veri e propri aumenti del canone.