Gennaio

Cass. Civ., sez. II, sentenza n. 28194 del 17.12.2013

Cass. Civ., sez. II, sentenza n. 28194 del 17.12.2013: Cassazione e cessione di immobili abusivi: è valido il preliminare di vendita se il definito è nullo? La cessione di immobile privo delle adeguate caratteristiche edilizie, che ne precludano il rilascio dei titoli abitativi di legge, è nulla. La nullità di cui alla legge 47/1985 (Norme in materia di controllo dell’attività urbanistico-edilizia, sanzioni, recupero e sanatoria delle opere edilizie), secondo la lettera della norma, sarebbe estendibile ai soli contratti ad efficacia reale, dunque non al preliminare di vendita, per...

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Cass. Civ., sentenza n. 28575 del 20.12.2013

Cass. Civ., sentenza n. 28575 del 20.12.2013: i vizi dell’opera possono essere denunciati anche al di là degli otto giorni. Il termine de qua, che l’articolo 2226 c.c. impone, a pena di decadenza, per fare valere la responsabilità per vizi dell’opera, non si applica nel caso di prestazione di attività intellettuale. Secondo gli ermellini, le disposizioni dell’articolo 2226 sono inapplicabili alla prestazione d’opera intellettuale e in particolare alla prestazione del professionista che abbia assunto l’obbligazione della redazione di un progetto di ingegneria o della direzione dei lavori,...

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Cass. Civ., SS.UU. sentenza n. 27996/2013

Cass. Civ., SS.UU. sentenza n. 27996/2013: punito con la censura l’avvocato prestanome. Sanzione disciplinare per l’avvocato che propone ai colleghi non abilitati alla rappresentanza presso le Corti superiori, di far loro da prestanome. La Cassazione ha confermato la legittimità della censura, imposta al legale che aveva inviato circa 20 mila messaggi di posta elettronica ai colleghi più giovani per proporre una convenzione non proprio in linea con il codice deontologico. Il “pacchetto”, offerto per 1.500 euro più Iva, comprendeva la rappresentanza per una volta davanti all’eccellentissima...

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Cass. Civ., sez. VI, sentenza del 28.11.2013

Cass. Civ., sez. VI, sentenza del 28.11.2013: le Sezioni Unite di questa Corte, nel ribadire la perdurante operatività del R.D. n. 37 del 1934, art. 82 – secondo cui gli avvocati, i quali esercitano il proprio ufficio in un giudizio che si svolge fuori della circoscrizione del tribunale al quale sono assegnati, devono, all’atto della costituzione nel giudizio stesso, eleggere domicilio nel luogo dove ha sede l’autorità giudiziaria presso la quale il giudizio è in corso, intendendosi, in caso di mancato adempimento di detto onere, lo stesso eletto presso la cancelleria...

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Cass. Civ., sentenza n. 7 del 2.01.2014

Cass. Civ., sentenza n. 7 del 2.01.2014: il convivente ha il diritto di usare la casa in comodato. La convivente non è un’ospite del suo compagno ma un detentore qualificato della casa dove vivono. Condizione questa che legittima a rientrare quando viene messa alla porta dai parenti del suo convivente ricoverato in ospedale. La Corte, con la sentenza in esame, si inserisce in una serie di contrasti familiari rafforzando la posizione del convivente “debole”.

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Corte Cost., sentenza n. 293 del 6.12.2013

Corte Cost., sentenza n. 293 del 6.12.2013. La Corte, con la sentenza in esame, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 309 c.p.p., in quanto interpretato nel senso che la deducibilità, nel procedimento di riesame, della retrodatazione della decorrenza dei termini di durata massima delle misure cautelari, prevista dall’art. 297, comma 3, del medesimo codice, sia subordinata – oltre che alla condizione che, per effetto della retrodatazione, il termine sia già scaduto al momento dell’emissione dell’ordinanza cautelare impugnata – anche a quella che tutti gli elementi per la...

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