Mai, come ai nostri tempi, aggrovigliati da problematiche sociali e contraddizioni culturali, in ogni ambito della vita individuale e collettiva, in tutte le età e a tutti i livelli, è esistita tanta insicurezza, delusione e crisi. Emerge un disagio etico connotato da una filosofia dell’incertezza, ed infatti vi sono persone che restano relegate ai margini del contesto sociale, faticano a definire la loro identità, vivono in un quotidiano senza prospettive, né speranza, non posseggono stimoli per guardare al futuro con serenità. Quali sono le cause? Rimosso Dio, nella vita pratica del benessere e del consumismo, respinta la guida dell’autorità domestica, civile, religiosa e un ordinamento morale umano, è facile scivolare nello sconforto.
Ripristinare un’esistenza segnata dalla fede religiosa, cui si accompagni il rispetto e la pratica dei Valori morali, non inculcati con forme esose ed ipocrite, per una reale crescita dell’uomo contemporaneo. Il più grande rimedio, poi, è rappresentato dalla conoscenza e dall’amore di Cristo: punto fermo ed orizzonte indefettibile. Egli è Via, Veritas et Vita.
“Non abbiate paura. Aprite ancora di più, aprite completamente le porte a Cristo! Aprite alla Sua potenza salvifica le porte degli Stati, i sistemi economici e politici, i vasti campi della cultura” (Giovanni Paolo II). Raccogliamo questo profondo appello di verità ci rammenta l’autore, soprattutto in una temperie storico-culturale in cui va facendosi sempre più serrato il confronto pubblico in ordine alle grandi questioni antropologiche ed esistenziali: gli sforzi per depistare l’attenzione sono palesi. Per questo essenziale motivo, è richiesta una sempre maggiore capacità di impegno e di presenza vigile sui problemi. Capire, per non trangugiare passivamente idiozie, ma, piuttosto, pensare autonomamente e criticamente.
All’incrocio tra intelligenza e disimpegno, non si può davvero intraprendere la strada lastricata di luoghi comuni che i grandi mezzi di informazione ci suggeriscono. Restare ben desti, quando intorno a noi tutto esorta all’acquiescenza. Solo “le persone pensanti” possono vivificare un Paese in affanno, nell’estendere gli spazi della riflessione critica, della cittadinanza consapevole, dell’intelletto, reso lievito di cultura e opere. Tuttavia, “la libertà e l’autonomia” del pensiero rappresentano principi fondamentali e inalienabili, giacché il pensiero non può mai essere irreggimentato alle logiche schierate, essendo esso in continuo movimento per cogliere, nell’avvicendarsi frenetico delle notizie e degli eventi, quel “senso” e quella traccia di verità, sempre più difficile da riconoscere. Nessuna distrazione, dunque! Il futuro che ci attende necessita di individui intelligenti, vivi, reattivi, critici, generosi, ottimisti e realisti, che abbiano a cuore anzitutto il bene del Paese e del mondo intero, in cui recare il nostro apporto, a beneficio della promozione e del trionfo di quei valori umani alla base della nostra civiltà, affinché essi possano incarnarsi nell’esperienza quotidiana di ciascuno.
L’Uomo-Dio e Dio-Trino.
Aspetti di Teologia contemporanea
Editore: C. G. M. Edizioni
Collana: I libri di Antonio Calicchio
Pagine: 144
Anno di prima edizione: 2012
Prezzo: 16,00 €
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