Si apprende da La Repubblica, di venerdì 23 gennaio 2015, che una delle possibili novità future è rappresentata da quelli che vengono già denominati i “fantafigli”, ossia i figli che dovrebbero nascere in conseguenza delle manipolazioni, già in corso, delle cellule staminali e normali dei topi, nel tentativo di trasformarle in gameti (ovociti o spermatozoi). Ed uno dei progetti in corso è quello della trasformazione indifferente in seme maschile o in ovociti anche delle cellule della pelle umana di un maschio, che potrebbe così “autoriprodursi” (e il bambino dove lo mette? Nel taschino?). La scienziata e senatrice Elena Cattaneo scrive che “molto resta ancora da capire [fortunatamente] sull’efficacia dei gameti umani che così si formerebbero”. Però, il rischio che diventi un gioco da apprendista stregone? I nostri più sentiti auguri di FALLIMENTO.