Come si fa a scendere a compromessi con una consimile storia? Come si possono fare i conti con essa? Come si fa a rimuoverla dalla mente, a non trasformarla in un’ossessione, ad impedire che si ammatassi interiormente? A pensare che possa lasciare in pace, anche soltanto un istante, per tutti i giorni della vita? Nulla da fare: la si trascina dentro! Si è ben consci di essere all’interno di essa e che non se ne esce più, quantunque si sia nati dopo. Forse, talora, si spera di poterla dimenticare. È pura illusione, è un auspicio che si affida, semmai, alle generazioni successive. Ma altro che memoria, culto della memoria, celebrazione della memoria, moralità della memoria! Per chi è nato dopo – ossia per me – il vero sogno sarebbe poter obliare, questa storia.
27.01.2014