Luglio

Cass.Pen., sez. III, 22.06.2016, n. 25815

Cass.Pen., sez. III, 22.06.2016, n. 25815 – “Se tra due violazioni – una di natura amministrativa, l’altra penale – c’è un rapporto di progressione illecita (e non di specialità), il giudice non può rilevare il ne bis in idem ma piuttosto deve sollevare una questione di legittimità costituzionale. E, in ogni caso, il divieto di secondo giudizio presuppone la definitività del procedimento amministrativo”.

Read More

Trib. Milano, Ord. 14.04.2016

Trib. Milano, Ord. 14.04.2016 – “E’ possibile esperire il procedimento di cui all’art. 700 c.p.c. per la cancellazione del nominativo dalla Centrale Rischi dellaBanca d’Italia e/o altre banche dati del sistema c.d. Eurisc”.

Read More

Cass.SS.UU., 15.06.2016, n. 12190

Cass.SS.UU., 15.06.2016, n. 12190 – “La società consortile può svolgere, oltre alla sua tipica attività consortile, anche una distinta attività commerciale con scopo di lucro. E’ quindi da superare la tesi, pure seguita in cassazione in recenti sentenze, per la quale le strutture consortili non potrebbero avere alcun vantaggio economico, ma dovrebbero sempre ritrasferire alle imprese consorziate il vantaggio ottenuto dallo svolgimento dell’attività consortile”.

Read More

Cass., 6.06.2016, n. 11581

Cass., 6.06.2016, n. 11581 – “Il primo comma dell’art. 276 del c.p.c. sancisce che la decisione della causa va deliberata in segreto nella camera di consiglio e che ad essa possono partecipare soltanto i giudici che hanno assistito alla discussione. Il mancato rispetto di tale previsione comporta la nullità della pronuncia”.

Read More

Cass.Pen., sez. III, 13.06.2016, n. 24430

Cass.Pen., sez. III, 13.06.2016, n. 24430 – “In caso di evasione fiscale il giudice può disporre la confisca del profitto del reato, individuato nel risparmio di spesa, ma deve argomentare la determinazione del suo ammontare”.

Read More

Cass.Sez.Lav., 10.06.2016, n. 12101

Cass.Sez.Lav., 10.06.2016, n. 12101 – “Nel caso di licenziamento disciplinare per giustificato motivo oggettivo, non spetta al lavoratore provare se ci sono posti liberi in azienda cui può essere adibito, ma compete all’imprenditore dimostrare l’improcedibilità di una riallocazione in mansioni equivalenti a quelle espletate”.

Read More